L’artista Massimo Marchioro esporrà alla mostra “Segno, forma e colore” ospitata nella sala Novencento del Museo Gonzaga di Mantova.

Nella suggestiva cornice del Museo Francesco Gonzaga, museo diocesano della città di Mantova, approdano gli artisti della galleria Sabrina Falzone di Milano

Segno, forma e colore” è un progetto espositivo che concede massima libertà espressiva agli artisti dal punto di vista contenutistico, per spostare l’attenzione del visitatore sugli aspetti visuali e nello specifico sul segno, la forma e il colore. Gli artisti sono stati selezionati su scala internazionale per contribuire da un lato a favorire uno scambio culturale di profonda ricchezza intellettuale, dall’altro lato a evidenziare una straordinaria pluralità di linguaggi e di tecniche espressive nel mondo occidentale. Gli aspetti sperimentali, le ricerche formali, le valenze cromatiche, i traguardi gestuali e la capacità espressiva del segno rappresentano i veri protagonisti di questa rassegna museale, con l’augurio che possa educare l’occhio alla novità e all’audacia stilistica, senza tuttavia dimenticare la tradizione storico-artistica.

L’artista milanese Massimo Marchioro parteciperà con due opere: “Ascoltando il mare” e “Origini”.

Ascoltando il mare
È un’opera che sprigiona la forza, il movimento e la continua trasformazione di questo elemento naturale. I fogli di metallo danno vita a giochi di luci e colori come le onde che si infrangono sulle coste. L’opera prende vita in una danza sensuale tra il mare e le onde, accolti dalla costa in un caldo abbraccio, invitando così lo spettatore a socchiudere gli occhi per essere trasportato e cullato in questo susseguirsi di movimenti.
Acrilico su legno con inserti metallici e plastica
Tecnica mista – 62x64x13 cm

Origini (foto apertura)
La pietra, anima dell’opera, rappresenta per l’artista la materia primordiale quella di cui è composta la terra: fredda, tagliente e forte. Gli inserti di rame e plastica raffigurano la vita che prende forma sul nostro pianeta, un pianeta che oggi sta soffrendo a causa di comportamenti umani sbagliati, rappresentati dagli inserti di materie plastiche.
Ardesia con inserti metallici, rame e plastica
Tecnica mista – 65×56.5×4 cm

Segno, forma e colore
Museo Gonzaga – Sala Novecento (Mantova)
Inaugurazione | Sabato 9 novembre ore 16.30 (Ingresso libero)
Orari d’apertura | Da mercoledì a domenica 9.30-12.00 / 15.00-17.30 (lunedì e martedì aperto solo a gruppi prenotati)
Ingresso al Museo | Intero 6,00 Euro Ridotto 4,00 Euro
www.sabrinafalzone.info

Massimo Marchioro
Classe 1977 Massimo Marchioro si sente poliglotta. Parla a tutti perché parla con il colore. Scambiando delle idee e delle sensazioni, affrontando brevi o lunghi viaggi interrotti dai grafismi, sospesi dai tagli, sperduti nelle sfumature.  Un artista il cui estro nasce da dentro, che lavora costantemente all’evoluzione del suo stile, non per rivendicare necessariamente l’originalità nell’espressione, ma per ricercare un linguaggio multisensoriale in cui le vibrazioni si infiammano per esprimere calore, odore, sapore. La chiave non è immaginare ma interpretare, per impossessarsi dell’idea di un soggetto, rielaborarla e tradurla con il linguaggio di un privato e personale sentire. L’uomo, pur non essendo presente nelle opere, è forte nel pensiero, nel gesto pittorico. È l’uomo che vive nella città, che percorre i fili sempre più spesso presenti nei quadri. Nel ricordo dei numerosi viaggi, nelle modulazioni e suggestioni che trasportano in una dimensione interiore, nelle sue passioni. Ed è così che si scoprono allusioni ad un universo indomito e profondo che cerca il dialogo nel suono della campana tibetana o nell’ascolto del corpo di una posizione yoga. E si intuisce che interpretazione e improvvisazione appartengono allo stile creativo dell’artista Marchioro che, al contrario, nella vita di tutti i giorni è molto metodico.